martedì 31 agosto 2021

Stangata autunnale: tra Settembre e Novembre le famiglie faranno i conti con una spesa di 2.212,50 Euro.

 Al rientro dalle vacanze, come ogni anno, le famiglie fanno i conti con le spese autunnali.


Tra Tari, riscaldamento, bollette, spese mediche e per il rientro a scuola, si preannuncia un autunno difficile per gli italiani: nel periodo tra Settembre e Novembre le famiglie dovranno far fronte a una stangata di 2.212,50 Euro.

Si tratta di cifre estremamente onerose, che vanno a gravare su una situazione già fortemente compromessa dalla pandemia in atto.

Anche quest’anno la situazione sanitaria inciderà sulle spese d’autunno, aggiungendo alle consuete voci anche quella per il trasporto da e per la scuola (in molti, infatti, continueranno a rinunciare al trasporto pubblico preferendo ricorrere a mezzi privati); nonché quella per test, esami e prestazioni legate alla pandemia.

A ciò si aggiungono le consuete spese per la TARI, per il riscaldamento, le bollette (soprattutto quelle dell’energia in continua crescita). È vero che queste ultime si pagano tutto l’anno, ma in questo frangente si sommano alle altre onerose spese con un risultato estremamente negativo per le tasche dei cittadini.

Occorre precisare che la stangata in questione non comprende le spese correnti per alimentazione, abbigliamento, ecc. settori che, come dimostrano le dinamiche inflattive, sono soggetti comunque a forti aumenti.

 

Stangata autunnale 2021

Settembre-Novembre
Scuola (libri, dizionari, parte del corredo) 855,20 €
Trasporto da e per la scuola 133,60 €
Bollette (acqua, luce, gas, telefonia) 690,20 €
Tari (seconda rata) 159,50 €
Riscaldamento (prima rata) 274,00 €
Test/esami Covid-19 100,00 €
TOTALE 2.212,5 €
 

“Questa analisi mette in luce come le famiglie si trovino a far fronte, giorno dopo giorno, ad una situazione di crescente difficoltà, a cui non vengono date risposte adeguate.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. Per questo è necessario ed urgente che il Governo metta all’ordine del giorno un serio piano di rilancio dell’occupazione ed una riforma fiscale che affermi un sistema più equo, basato su reali elementi di progressività

Adottare misure urgenti per contrastare il rischio di una nuova ondata.

Destano preoccupazione le affermazioni del sottosegretario alla Salute Sileri relative alla nuova ondata della pandemia che potrebbe avvenire in autunno.


“Abbiamo quasi 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. Arriverà un’altra ondata. In autunno è verosimile una recrudescenza, prevalentemente tra non vaccinati, e se resteranno questi i numeri è possibile che dovremo vedere nei prossimi mesi ancora la morte di altre migliaia di persone, forse anche 30.000, considerando i non vaccinati sopra i 50 anni”. – queste le dichiarazioni rilasciate stamattina nel corso del programma Agorà Estate.


Un quadro a dir poco allarmante, che però non può essere liquidato attraverso qualche battuta ed espressione contrita. Il Governo, di fronte a questa emergenza, deve dare risposte concrete ai cittadini.


Lanciare un allarme simile senza poi prendere i provvedimenti conseguenti per tentare di arginare la nuova ondata rischia di essere inutile e dannoso per i cittadini. Infatti risultano ancora insufficienti le misure adottate in tema di: trasporto pubblico (a breve riapriranno le scuole, ma manca all’appello ancora un serio piano trasporti), riapertura delle scuole, controllo del rispetto delle norme in materia di green pass nei ristoranti e nei locali.


“Ecco perché riteniamo fondamentale prevedere l’obbligo vaccinale per l’intera popolazione.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. – “È una precisa responsabilità del Governo mettere al sicuro tutti i cittadini da questo nuovo rischio. In tal senso ci aspettiamo risposte e azioni, non più annunci capaci solo di creare panico e sconforto nei cittadini.